E mi librai nell’aria, un attimo che sembrò infinito. Le ali spiegarono nel vento, seguii la corrente che mi portò su in alto. Più su guardarono i miei occhi, poi giù lungo il pendio, contro le rocce ed il duro terreno, contro il vento urlai il mio dolore. Contro la corrente colpirono le mie ire. Persi quell’attimo che tornò attimo in un batter di ciglia fiaccate le mie ali. Ora guardo da terra, umida e scura. Troppo in alto ora è il mio sole, troppo deboli i miei muscoli terreni. Volai, tornerò a volare, attenderò il momento, avrò tempo, più tempo nel tempo.
Clotilde Curot
Sarò con voi presto, non abbiate timore.
La mia Pace attende che apriate a lei il vostro cuore.
Ekomenos