da canalizzazione del 11 Giugno 2015
Pace fratelli miei, pace ai vostri cuori, pace alle vostre anime, e la forza sia in voi così come la luce.
Coralmente: Pace a te.
Salve, oggi sono a voi.
chi sei?
Apri la tua anima alla luce ed il mio nome sarà per te.
E’ ora che vi rendiate pronti per questo cammino, è ora che iniziate a credere realmente a tutti i messaggi dati e alle parole ricevute. Hiram ora è con voi e vi parla. Posso darvi spiegazioni per quanto vi è possibile comprendere. Prego.
allora posso fare una domanda io? È personale, riguardo …
No.
Che tipo di domande possiamo farti? cioè, è la prima volta che ti ascolto, quindi benvenuto e piacere di conoscerti.
Sui punti salienti e riguardanti l’anima, il cuore, ciò che è e quel che sarà di questi tempi.
Allora, la mia anima non è poi così serena, per cui … spero di arrivare a rasserenarla … un bel po’ di sforzo, da parte mia, perché poi non sono così … pronta, così recettiva … eh … ce la metto tutta e devo farcela … spero di muovermi bene.
Lo vedo, ma non ho bisogno di conoscere il tuo stato, ma quello che hai recepito in questo tempo. Non è una domanda consona.
Non ho voglia di fare altre domande, io …
…ma quando riconosciamo la nostra anima, i nostri problemi se ne vanno come i nostri dubbi?
Certo.
ma i vari problemi materiali che ci assillano nella vita, non sono decisamente un non riconoscimento dell’anima, è la stessa vita materiale che ci porta a fare una serie di errori e a volte, o per qualcuno anche, continuamente.
È l’anima che propone, l’uomo poi dispone. I problemi fanno parte del mondo delle illusioni così come la vita stessa, dove si intende vita quella materiale, sottoposta a questo tempo e a questa dimensione. Ma la vita è altro, questa dimensione ne è solo un frammento. Se solo voleste distaccarvi un attimo da questo sogno pesante, non vedreste più problemi, ma solo le loro soluzioni.
Sicuramente. Sicuramente è così, però il fatto di vivere questa vita, in questa dimensione, pur se piccola, materiale ecc. …
Sollevatevi.
Io è quello che sto cercando di fare con la leggerezza. Sperimentare la leggerezza che penso sia proprio questo, cioè riuscire a guardarlo con distacco.
È così.
Quando l’Essere si libera, non ammette più ostacoli di fronte a sé.
Bene. Infatti la prova diventa sempre più difficile …e adesso ho quella con mio figlio, che è il legame più forte… la paura di perderlo e, come dicevo della foglia di prosciutto che uno si mette davanti, che è quello dell’illusione, … cioè i sentimenti in genere. Tolto quello infatti vedo la giustizia. E la giustizia è come la descrivevo prima? Senza che mi dilungo in questa cosa.
Sì. Certo che sì.
Io ho un’altra domanda riguardo ai simboli che hai fatto prima.
Sì.
Hai iniziato il messaggio con due piramidi di cui si toccano le basi, ma non in modo preciso e poi … hai chiuso la prima frase, il primo periodo con le piramidi che si toccano di nuovo … i due apici, diciamo. È un simbolismo che riguarda il passaggio?
Sì.
Sì, bene.
Questa Era è di transizione, ed il passaggio sta avvenendo.
E infatti questo si avverte, questa è la visione di questi giorni. Posso domandare riguardo a questo?
Sì.
È il passaggio più stretto, adesso, vero? Perché io lo vivo così perché secondo me è così, la mia parte di verità è così. Cioè … stiamo passando in mezzo … ad un passaggio strettissimo dove si sente e si vede tutto con molta chiarezza, e tutto sta a passarci senza farsi prendere da nessuna …distrazione…è passare in mezzo a un fango, è come se il passaggio fosse sempre più stretto …
Chi è pronto passa.
Ci sono anche delle necessità oggettive che ti creano scombussolamento anche nell’anima.
Male se ciò ancora avviene.
Beh … se … per esempio … le preoccupazioni … che sconvolgono anche la serenità spirituale. Bisogna lasciarsi scivolare tutto perché tanto poi alla fine c’è soluzione a tutto? Ho capito bene? Non dare peso … a tutto quello che ci accade intorno.
Le lezioni le avete avute. Io sono qui per vagliare.
Va beh. È periodo di scrutini adesso e mi pare giusto.
…e la necessità di stare qui a vagliare quando c’è tutta la giornata che ci vedete e ci seguite? Perché , a volte non escono le parole, ma i fatti e i comportamenti sono …
Io, noi, abbiamo bisogno delle vostre domande per comprendere voi. Non passiamo il nostro momento a spiare i vostri movimenti.
però siete sempre presenti ogni volta che vi si chiama, perché questo lo confermo io, cioè, ogni volta che chiedo ci siete.
Certo. Ma le azioni e le reazioni dovrebbero far formulare delle domande che invece, spesso, non ci sono.
questo per una forma di pudore che non ci sono domande. Almeno per quel che mi riguarda.
Non è verità. La verità è che non si lavora su se stessi e non si leggono reazioni ed azioni. Quando l’analisi c’è ed è sentita, è inevitabile che nasca la domanda. Quando non c’è analisi di se stessi e dei momenti, la domanda non c’è perché si è immersi nelle illusioni e nell’attesa di una soluzione fortuita.
Io, posso fare una domanda?
Sì.
( chiede sul suo ruolo di genitore) … non riesco a vedere con chiarezza quell’ulteriore cosa che magari potrei fare.
Sei certa di dover ancora fare?
E no. Ho l’impressione di dover fare, come dicevo prima, da spettatrice.
Tenta questa strada se è l’anima a dettartela.
Perché è quella che non ho mai percorso e adesso sto andando avanti, appunto, scegliendo l’azione che non ho mai compiuto, no?
Questa è analisi!
Eh, Grazie, cioè, meno male, mi dà conforto. Mi hai dato una grossa conferma. Grazie.
però non è analisi anche quella che porta al nostro cambiamento, parlo per me, che porta al mio cambiamento personale nei confronti dell’approccio con la vita, della natura ecc.?
Certo.
Rispetto al passato mi accorgo di aver fatto passi da gigante. Da gigante? Ho fatto dei passi che mi hanno portato ad essere molto diverso da come fossi prima e quindi già questo, comunque, è un cambiamento, è un’analisi fatta. Quindi, comunque, anche se non mi porta domande …
Le domande te le sei fatte. E se c’è un cambiamento positivo nel tuo essere, allora è analisi. Ma la tua domanda, voleva vertere a cosa io comprendo di te, se tu non mi poni domande. Io di te comprendo. Il solo fatto che mi hai posto la domanda mi fa comprendere il tuo grado di crescita.
Il che vuol dire che nel tempo, già da piccolo, alcuni flash di alcune cose che invece ho raggiunto in età adulta già le avevo. Solo che, diciamo, nel tempo poi ho incrementato questa cosa, forse l’ho fatta più a ragion veduta che non di istinto. Mi sembrava una cosa giusta per me e quindi ho cercato di modificare me stesso; poi, ovviamente, tutte queste lezioni sono favolose.
Non ti sei modificato, sei cresciuto, o meglio, hai tolto alcuni veli alla tua natura luminosa.
Sì. Capisco.
(Da qui, inizia a scrivere Azmael)
Sorpresa!!! Tutto bene?
Hai preso il caffè con gli amici?
Sì, mio caro, prendiamone uno insieme, ti va?
(scambio di battute…Azmael è particolarmente scherzoso con tutti e coralmente, si ride)
… …
Io tutto a un tratto mi sento … una foglia al vento … e ho paura …
Volare!! Oh oh! Cantare, oh oh oh oh!
(Coralmente si ride)
Allora se mi prendi in giro vuol dire che ce la faccio, grazie. Scusa, ho un groppo in gola che non riuscite a immaginare.
Prendi il bicarbonato.
Non ho mal di stomaco, ma di gola.
Dai, facciamoci una risata.
Infatti, ridiamo!!
meno male, ridiamo, intanto tu, siccome nell’ultimo messaggio hai detto che la nebbia … come la nebbia al mattino che si scioglie presto e tutti i problemi che ho in questo momento, non ci penso, sarà quel che sarà.
Sì, va bene.
Va bene così? Posso affrontarlo così? Con tanta leggerezza?
Però sono solo io a soffiare sulla nebbia, tu fai più fumo che mai.
E allora?
Rendi il mio lavoro più complicato che mai.
Lo prendo anche io il bicarbonato? Forse, anche io mi ci metto.
Sì. Quando avrete capito ci faremo una bella risata.
Ora miei carissimi, vi abbraccio fortemente con tutta la mia Pace e vi auguro di risplendere nella vostra brillante e saggia solitudine.
Azmael