da canalizzazione del 4 Dicembre 2014
Pace a voi, fratelli miei, bentornati. Come stanno i vostri animi?
Coralmente : bene, grazie.
Sono felice di sentirlo dir e spero che sia una vostra verità. Avete domande da pormi?
……… È tutto chiaro, allora.
…..abbastanza
Se non lo fosse ci sarebbero domande.
…non so bene come formularla… il periodo, con questa meditazione dell’acqua primordiale (Primordio: Meditazione con Merim), e quindi il recupero del ricordo, … io noto una maggiore chiarezza nel vedere tutte queste scorie e la difficoltà, a volte, è quella di non farsi agganciare ma appunto lasciare che se ne vadano, continuando a far scorrere l’acqua …
Così dovrebbe essere, e se tutti facessero l’esercizio giornalmente, le domande ci sarebbero. Perché le sensazioni di prendere di nuovo il contatto con l’Io profondo, crea in noi dei dubbi, delle riflessioni sul nostro modo di essere in questo mondo, nei giorni che occupiamo con la nostra personalità. Il nostro vero Essere non è quello che vediamo di giorno in giorno. Le decisioni che prendiamo non sono quelle che prenderemmo se decidessimo con il nostro Io profondo. Chi ha fatto l’esercizio tutti i giorni?
…. io. …. io, … io non lo conosco, …io non tutti i giorni…
Bene. Quindi nessuna domanda, neanche di basso grado?
Io se posso dire una cosa. Le domande ne ho, costantemente, però me le pongo, e poi penso anche che con l’esperienza di potermi dare una risposta, ecco perché …
Parliamone insieme. È importante lo scambio, da soli ci si risponde, si canta e si suona …quel che più ci piace.
ah, è così? Mi sto rispondendo così?
Non si può essere perfetti,
…eh, questo l’ho capito. Su questo piano …
non lo sono neanche io. Fra voi non percepisco un vero dialogo. Ci sono cose non dette. Ognuno di voi nasconde una parte di sé; quello che gli è più scomodo e che non gli piace. Chi ha paura di essere giudicato sta già giudicando se stesso. Allora conosce bene la risposta! Allora conosce bene quale sia la giusta strada da percorrere, ma, vuoi per orgoglio, vuoi per paura o per qualsiasi altra ragione, rimane nel proprio silenzio. Vero? Finché avrete queste remore, siete bloccati, cristallizzati nel vostro presente. Analizzatevi, già lo dissi. Prendete coscienza dei vostri dubbi, da dove vengono, prendete coscienza delle vostre mancanze.
…Secondo me, stai facendo due discorsi diversi. Allora, un conto è confrontarci con gli altri affinché ci sia una crescita, contemporanea, vicina, convergente, e un conto è dire agli altri, e comunque anche a te, delle problematiche personali che ho il diritto/dovere di risolvere da solo, e parlo della mia vita terrena, ovviamente.
Le problematiche che si presentano nella vita terrena sono quelle che hanno origine nell’anima. E ti sembra disdicevole cercare insieme a coloro che probabilmente stanno facendo il tuo stesso cammino.
No. non lo trovo disdicevole, ci mancherebbe altro.
Stare in silenzio o parlarne? Non bisogna fare nomi, non serve essere o raccontare cose, ma scambiarsi opinioni e raccontarsi eventuali mosse da fare per agevolare la prova.
… ci incontriamo di rado; perché anche la vita quotidiana ci porta ad avere domande o a poter scambiare opinioni…Capisco non fare i nomi perché mi pare giusto per una questione proprio di correttezza, però d’altra parte, il momento in cui uno di noi, uno del gruppo uscisse fuori con una problematica, il nome è bello che fatto.
Io sto solo parlando delle esperienze, delle sensazioni, dei sogni o delle disillusioni che si presentano nella vita.
…è anche vero che ci hai detto così tante cose, che ognuno di noi ha fatto mente locale, quindi probabilmente molti esempi, molti discorsi non hanno più modo di esistere per il fatto che comunque c’è stato un cambiamento dentro di noi, parlo per lo meno per me. Per cui, probabilmente, alcune cose, che forse avrei domandato qualche tempo fa, ormai le ho risolte, quindi sì, mi confronto su che cosa? Su qualcosa in cui non credo più?
Certo, hai ragione. Avete tutti risolto?
Questo fatto di raccontarci le esperienza, le sensazioni, i sogni le disillusioni e tutto, per quel che … per esempio in questo gruppo è già avvenuto, per quanto riguarda me, ne abbiamo parlato ampiamente e io forse sono stata la prima e forse anche l’ultima a tirare fuori le problematiche, insomma è già avvenuto, speriamo di averlo superato, ci siamo confrontati, abbiamo ascoltato consigli, abbiamo alzato la voce, … questo è già avvenuto, forse pensavo di averla superata una cosa del genere, no?
Tu devi risponderti.
L’ho detto. Pensavo di averla già fatta questa esperienza di condivisione di problematiche di sogni e di quant’altro.
Però quando dici “speriamo di aver risolto” lasci comunque il dubbio, no?
Bravo.
Io non parlo solo per me, parlo a nome di tutti. Non so se gli altri hanno risolto.
Parla per te. Ognuno parla a nome suo.
Ma lui ha parlato per tutti e io posso rispondere per me. Io credo di aver capito, penso di aver capito, non so se per gli altri vale lo stesso. Credo di aver risolto.
Sai, i sogni si seminano, si coltivano, si fanno crescere e si impara da questo. Certo, ci vuole pazienza.
Non tanto mi riferivo ai sogni quanto alle problematiche, le disillusioni, alle aspettative ingiuste. Abbiamo condiviso un’esperienza che mi riguarda tutti insieme. Io ne ho fatto tesoro di quello che mi è stato detto, di quello che mi è stato preso.
Ancora non c’è piena fiducia fra di voi. Non vi fidate. Avete paura del giudizio.
Può essere, sì.
È Umano.
Io penso che tante volte non si dicono le cose anche perché per non gravare l’altro delle problematiche individuali. Uno cerca di risolvere fra sé e sé.
Non è così.
… . …
Chi si sente accusato?
Io no, accusata, no.
Io, oggi no. oggi non mi sento accusata, prima sì.
Quando?
Quando c’è stata tutta la diatriba con ……….. Lì, mi sono sentita accusata.
Li ti stavi accusando.
No, quando mi sono sentita dire “hai sbagliato, gli hai dato troppo spazio, gli hai fatto da madre”, io lì mi sono sentita accusata, no che mi stavo accusando. Stavo ascoltando gli errori che avevo fatto e che mi erano stati fatti notare.
Ed ora ti senti nel giusto?
Assolutamente ancora no. Almeno non totalmente nel giusto, no.
Ti riconosci errori?
Certo. Assolutamente sì.
Ne sei totalmente cosciente?
Degli errori che ho fatto, sì. Non so se riuscirò a evitarlo ancora, però sono cosciente degli errori che ho fatto. Non è detto che non ne farò ancora, eh. Cercherò di evitarli, però sono cosciente.
Bene. Se continuerai a farli vuol dire che non hai compreso la lezione.
No, io spero di non continuare a farne. Certo, non sono una grande cima, però spero di non farne più. Io ce la metto tutta.
Non puoi dire spero, se la lezione è stata illuminante.
Ho detto però, ce la metto tutta, poi se mi dovesse capitare un attimo di debolezza aiutatemi, perdonatemi. Io la lezione l’ho appresa …
Se sbaglierai non è illuminazione!
Ma tu adesso cerchi di farmi diventare perfetta, eh eh eh mi pare un po’ troppo…
Lascia la tua personalità. Ti ha fatto fare gli errori che riconosci e quelli che ancora non riconosci. Non perpetrare nell’errore!
Dove pesa di più la bilancia, in quelli che riconosco o in quelli che non riconosco?
L’errore o gli errori non sono solo quelli con …….., sono anche altri.
ah lo so, lo so. Lo so bene. Mi ero illusa di essere perfetta invece vedi? Lo so, lo so, lo so perfettamente. So anche a cosa ti riferisci, lo so.
Bene. Tutti zitti?
Io stavo pensando, stavo proprio riflettendo adesso … su quanto me la canto e quanto me la suono, capisci sì? Li è rimasto il disco rotto perché, come dire? Io guardo … credo con onestà, sto li attenta, la bilancia la sento in equilibrio.
Non sei perfetta e non sei il maestro di nessuno.
Lo so che non sono perfetta.
Ognuno è maestro di se stesso. A volte senti che la tua verità è quella assoluta, ma quest’ultima non esiste in questo mondo.
… (quello che dici) è una cosa che affermo, ma evidentemente, dentro non è così. È la verità di ognuno…
È per questo che vi esorto a dialogare, perché più verità fanno una prova.
… . …
Vorrei che parliate fra di voi, che vi spogliate dai vostri dubbi perché questo può esservi d’aiuto e può far crescere in voi la voglia di osare. Il volo è cosa da Nobili, rendetevi Nobili. Se non avete domande vi lascerei al dialogo.
Tema.
“LA MIA ANIMA”. a) Come la vedo. b) Come la sento. c) Come sarà?
Vi ascolterò e la prossima volta ne discuteremo insieme.
… . …
Un abbraccio fraterno dal mio cuore.
Volevo chiederti ancora una cosa.
Dimmi caro.
Ne vedi molti di dubbi tra noi?
Sì.
Sì, eh? E un’altra cosa. Hai seguito il corso che ho fatto questa settimana passata?
So cosa è.
Puoi darmi un’opinione?
50%
…quindi credo di aver preso il 50% positivo, perché anch’io ho dei dubbi seri.
Sì.
Mi hai sentito? Mi hai pesato?
Certo.
Ok, grazie.
Chi ha già perché lo cerca altrove?
Sono stato provocatorio perché mi aspettavo questa domanda. Tu sai che io non ti metto in dubbio, nel modo più assoluto e sai che sicuramente penso molto positivo di quello che sto vivendo qui con questo gruppo. Non ho cercato un’alternativa alle tue parole …
Non è per il dubbio che tu possa avere di me, non mi interessa …
…ma non di te, di quello che dici. Non ho questo dubbio.
… perché pagare ciò che è elargito gratuitamente.
Allora, intanto è stata una cosa di curiosità, dopo di che sono andato a caccia, eventualmente, di tecniche. Di tecniche che potessero aiutarmi a fare un salto di qualità diverso, ma se tu mi hai seguito hai visto che io ho fatto la meditazione di Merim, proprio perché la trovo più consona a quello che io penso.
Bene.
…quindi ho pagato, è vero. Il corso l’ho pagato, lo capisco, anche perché loro hanno avuto delle spese, ma non mi interessava questa cosa. La cosa che mi interessava di più era avere io più certezze come persona. Sai che (…..pronunciando il suo nome cosmico) lo sto mettendo sotto di brutto perché lo sto facendo sgobbare tanto e quindi ho sposato questa di idea e vado avanti, quella è stata quasi una scommessa, ma non mancanza di fiducia, nel modo più assoluto.
Il tuo amico ne è felice?
Penso di sì.
Però ancora non trova la sua strada.
… . …
Ricorda, qualunque strada prenderà, non lo soddisferà, perché le risposte sono in fondo al pozzo del cuore.
Io quei sette giorni di corso li ho definiti “la fiera delle vanità” perché probabilmente li la gente era per tutto, meno che per fare un passaggio spirituale. Quindi su questo sono d’accordo. Però, ecco, mi interessava un’opinione da parte tua su quel corso.
Parole e pochi fatti se non quelli del portafoglio.
Vi abbraccio fratelli.
…Sì, a me m’hai lasciato senza risposte … la prossima volta…
Tu sei capacissima a dartele.
…ma mi prendi in giro (ridendo e risata generale, anche lui).
Pace a tutti voi.
Ekomenos
Azmael